Intervista a Giannandrea Parisi



Giannandrea, quando è nato il tuo interesse per la scherma?

Mio padre è stato un valido cavaliere (salto ad ostacoli) ed ha sempre spinto affinché io seguissi la sua passione ma, da bravo figlio maschio, ho fatto di tutto per non salire in sella. All’epoca aveva dei conoscenti che stavano aprendo dei corsi di Pentathlon Moderno (l’equitazione è uno dei cinque sport che ne fanno parte)  così, subdolamente, mio padre trovò la scorciatoia per far si che montassi a cavallo anch’io!!! (questa teoria non è mai stata confermata, ma molti indizi mi portano a confermarla!!)
Le atre discipline che fanno parte di questa attività multisportiva sono nuoto, corsa, tiro con la pistola e scherma, che fin dai primi movimenti ha attirato la mia curiosità, diventando il mio sport preferito insieme all’ (e chi l’avrebbe mai detto!!) equitazione.

La tua arma è la spada. Perché questa scelta?
In effetti è stata una scelta obbligata in quanto nel pentathlon si tira di spada. Ma le gare sono estremamente diverse, dato che si tira ad una sola stoccata singola in un minuto, tutti contro tutti.

Il tuo percorso sportivo prima di arrivare alle Lame Romane?
A 28 anni, terminata la faticosa attività di pentathleta,  il mio obbiettivo era quello di rimanere in ambito sportivo: a malincuore ho scelto di rifiutare la proposta di allenare il Pentathlon per il desiderio di mettermi in gioco in nuovi ambienti. Così la prima cosa che mi è venuta in mente è stata quella di iscrivermi all’ Università di Scienze Motorie del Foro Italico, percorso terminato nel 2008.

Nel 2006 mi si è presentata l’occasione di insegnare scherma all’Accademia Musumeci Greco, esperienza molto formativa, terminata nel 2014.

Nel 2008 sono stato cofondatore della Gymnasium Sabatia, ad Anguillara, sala polisportiva dove, oltre alla scherma, abbiamo promosso la diffusione di sport così detti “minori” ( che poi in realtà non lo son affatto!!) come pugilato, ginnastica artistica, Kick Boxing, Karate. Questa meravigliosa esperienza è terminata nel 2015.

Dal 2010 al 2014 sono stato responsabile del gruppo sportivo della scherma allo IUSM Foro Italico, partecipando a 4 Campionati Nazionali Universitari, riuscendo a vincere ben 8 medaglie. Dal 2012  al 2014 ho anche tenuto i corsi AFS di scherma presso la stessa Università.

Nel 2016, ho avuto una breve ma splendida esperienza sportiva presso la società Axa, dove ho insegnato scherma prevalentemente a ragazzi disabili. Finalmente nell’estate 2016 ho ricevuto la proposta di diventare responsabile tecnico dal fondatore delle Lame Romane e proprietario della sala d’armi Alessandro Scarselli. Con i suoi argomenti e con l’idea di fare della nostra sala una delle più forti in Italia, ho subito accettato e siamo partiti più determinati che mai in questa nuova avventura.

Quali erano i punti di forza della tua scherma?
Come già spiegato, la spada del Pentathlon è assai differente da quella della scherma: secondo il mio punto di vista,  c’è meno tempo di pensare al superfluo. Quindi ho quasi da subito capito che nella mia scherma per essere efficiente , dovevo abbandonare stoccate fantasiose e al tempo stesso rischiose, ma essere più scaltro e furbo possibile ( viceversa come Maestro ritengo che creatività ed imprevedibilità siano elementi fondamentali  da insegnare ai miei allievi, ma questa è un’altra storia…)


La vittoria più bella e la sconfitta più bruciante.
Partiamo dal presupposto che tutto fa crescere, soprattutto una sconfitta, anche se le vittorie portano molte energie da riversare poi negli allenamenti…..dunque, tornando alla domanda iniziamo dai ricordi belli, che comunque nascono da una cocente delusione.

Ebbi il privilegio di essere convocato per rappresentare l’ Italia  ad un importante competizione internazionale Under 20 ed io, ancora categoria allievi, mi ritrovai ad affrontare fortissimi atleti (che poi sarebbero divenuti anche campioni mondiali ed olimpionici!!) anche 3 anni più grandi di me.  La prima prova fu il tiro a segno, dove frastornato dall’emozione, feci malissimo finendo tra gli ultimi. Ricordo benissimo il mio nome sul monitor in fondo alla classifica, ero deluso, volevo andare via, forse avrei pure smesso con lo sport. Poi mi sono fatto forza ed invece di piangermi troppo addosso ho cercato di essere positivo e, nella prova di scherma, ho tirato alla grande, forse come non mai, incredibilmente riuscendo a vincere la prova contro quelli che per me erano dei mostri sacri, risalendo così anche in classifica generale!!

Di cocenti delusioni, ahimè, ne ho avute parecchie, ma ne ricordo una in particolare, forse perché per la prima volta mi sono ritrovato veramente impotente al cospetto di un avversario. Era un Campionato interregionale Open ( sostituiti poi dai regionali) e venivo da una settimana di allenamenti intensi. Stranamente, anche se letteralmente non riuscivo a stare in piedi, entravano stoccate con estrema facilità. Così, assalto dopo assalto, mi sono ritrovato in finale per il Primo posto: e qui ho avuto il tracollo, più mentale che fisico, dove non sono stato capace di opporre la minima resistenza e, cosa che mai più mi è successa, mi sono arreso da subito. 15 a 3 il risultato per il mio avversario, oltretutto seguito da un numeroso pubblico!!!

Perchè la scherma?
La spada, l’arma che insegno, la definisco una velocissima e tutt’ altro che noiosa partita a scacchi. Il forte spadista è rapido, coordinato, ha grande senso dell’equilibrio, preciso e tatticamente preparato. Cosa volere di più?
Inoltre, aspetto da non sottovalutare, per essere uno schermitore agonista non c’è bisogno di tantissime ore di allenamento come avviene in altri sport, ad esempio il Pentathlon Moderno; di questo non può che beneficiarne l’aspetto scolastico dei ragazzi.

Dietro la divisa … altre passione che coltivi?
Amo stare al mare, all’aria aperta in generale, in compagnia della mia famiglia e dei miei amici. Per cui la gita perfetta per me è un pranzo all’aperto in una splendida giornata di sole con i miei figli, mia moglie ed i miei amici!!!

Il tuo palmares


Vari titoli Italiani e podi sia individuali che a squadre nelle categorie giovanili del Pentathlon Moderno;

Un titolo italiano e numerosi podi a squadre (Fiamme Oro) e piazzamenti individuali nella categoria assoluta, sempre del Pentathlon Moderno.

 


Ringrazio il mio amico Giannandrea Parisi, maestro di scherma e di vita!


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