Trieste Maggio 2018
Una trasferta corale e ricca di relazioni. Trieste: città magnifica. Mio padre nacque li’ e io, girando in taxi, lo pensavo, guardando le mille finestre e i probabili luoghi della sua infanzia, era bambino a Trieste… già, i bambini
Siccome si usa dire che da grandi si torna poi bambini, parlerò prima delle donne e poi, appunto, dei bambini.
Luisa Bogliolo chiude la sua stagione con un buon settimo posto. Era un pò sotto tono in questa gara ma, comunque, per quest’anno in crescita. La sua consapevolezza sta aumentando, così alcuni nuovi atteggiamenti tecnici e il suo piazzamento generale lo racconta.
Bene Donatella Siracusano che conferma un saldo terzo posto. Dirò anche di lei che è in crescita per poi non dirlo più, per non dovermi ripetere su tutti.
Grazie all’apporto di Margherita Sabatini le nostre ragazze hanno potuto gareggiare anche a squadre vincendo l’argento.
Due squadre maschili: una più “forte” dell’altra. Quest’ultima, anche grazie all’altra che – parafrasando il calcio – si è portata via un attaccante, si è espressa al meglio, con grande vigoria e impegno. Solo per una stoccata, peraltro molto dubbia nel giudizio (forse qualche volta gli arbitri dovrebbero avere la grandezza di astenersi) non è entrata tra le prime quattro.
Grazie a Luca Marini, Leopoldo Brindisi Malanga (che poi non tirerà agli individuali per cimentarsi con la spada) Andrea Parmegiani, Fabio Macchitelli (ancora psicologicamente convalescente) e il Francescone nazionale! Un bellissimo segnale per me e per loro. So che sono molto soddisfatti e questo mi rincuora. Una bella squadra!
E veniamo alle prestazioni individuale dei “bambini”. Il piu’ giovane, Francesco Eugenio Negro, va a podio. E’ terzo. Per uno che inizia per la prima volta a tirare di sciabola a sessant’anni, diventando campione del mondo e campione Europeo, mi pare il minimo… un grande uomo e un esempio di forza e costanza per tutti noi.
Per gli altri, che dire, non è andata esattamente come nelle previsioni, anche se Andrea Parmegiani è stato a un passo dagli otto.
Ma ho visto lui, Marco Deriu, Luca Marini, Roberto Di Giovan Paolo, Francesco Negro, Antonio Luzzo (neo iscritto quest’anno in Lame Romane), Antonio Damato, Fabio Macchitelli (partito con ben 4 vittorie) battersi come leoni.
Tutti, dico tutti, hanno profuso durante l’arco dell’anno schermistico, un grandissimo impegno, rosicchiando posti nelle loro rispettive classifiche di categoria. Come dicevo, una crescita generale. Attendo, a riprova del fatto, il risultato del piazzamento della nostra bella Accademia nel Ranking dei Clubs per la sciabola master maschile (se saremo secondi avremo migliorato il terzo posto dell’anno passato).
Mancavano: Alessandro Parise, Romano Dellisanti e Claudio Capriotti, infortunati; ma che da casa non hanno mai fatto mancare il loro affetto e interesse, in tempo reale, per gli accadimenti della gara. E sempre mi mancano i carissimi Ruggero Busetti, Maria Anna Lerario e Sonia Viccaro, spero solo temporaneamente lontani dalle nostre pedane ma virtualmente con noi.
E se il maestro a volte è come un padre, beh, io ammirato, li abbraccio tutti molto forte, e me li tengo stretti.
Maestro Dario Spampinato