L’attività agonistica

L’Attivita Agonistica

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“Conoscete il nemico e voi stessi e la vittoria non sarà in pericolo. Se conoscete il Cielo e la Terra, la vostra vittoria sarà completa” 

(Sun Tzu, L’arte della guerra)

 

La scherma prevede diversi campionati al variare dell’età degli atleti, ma anche del loro livello tecnico.

Oltre al circuito degli assoluti (i migliori over 14) ci sono i campionati giovanissimi (tra 11 e 14 anni), quelli giovani (14-20 anni), gli Under 23, la Coppa Italia, destinata a tutti coloro i quali non riescono ad entrare nelle fasi semifinali degli assoluti (play-off) e addirittura un circuito nazionale e un campionato italiano master (o veterani) riservato agli over 30 (dove gli atleti

Accademia LAME ROMANE - Attività agonistica
sono suddivisi in quattro categorie: i trentenni, i quarantennio, i cinquantenni, i sessantenni ed oltre). Non mancano quindi le occasioni di confronto a tutti i livelli.

E comunque, a prescindere dai risultati, la scherma è bella e divertente da praticare anche solo come arte del movimento, per migliorare la propria coordinazione fisica, il tono muscolare, i riflessi e per molto altro ancora.

 

A proposito di Sun Tzu:

“Il re chiese a Sun Tzu se le sue capacità strategiche potessero applicarsi anche alle donne, e questi accettò di dargliene dimostrazione usando le 180 concubine del re. Sun Tzu divise quindi le donne in due gruppi e pose a capo di ciascun gruppo le due favorite del re. Poi spiegò ai due gruppi le regole da seguire: agli ordini di Sun Tzu, le donne avrebbero dovuto girarsi tutte nella direzione indicata. Al rullo dei tamburi ordinò quindi alla donne di voltarsi a destra, ma queste cominciarono a ridere e non obbedirono.
Sun Tzu disse allora: “Se le regole non sono chiare e gli ordini non vengono compresi, la colpa è del generale.” Spiegò quindi ancora una volta le regole, quindi, al rullo dei tamburi, ordinò alle donne di voltarsi a sinistra. Ancora una volta le donne scoppiarono a ridere e non obbedirono.
Sun Tzu disse allora: “Se le regole non sono chiare e gli ordini non vengono compresi, la colpa è del generale; se, invece, le regole sono chiare, e tuttavia gli ordini non vengono eseguiti, allora la colpa è degli ufficiali”. Diede quindi l’ordine di decapitare le due favorite. Il re, che aveva seguito le manovre dall’alto del suo padiglione, gli ordinò di fermare l’esecuzione dicendosi convinto dell’abilità di Sun Tzu nel condurre le truppe, ma questi rispose che, nelle sue vesti di generale, vi erano ordini del re che non poteva seguire. Le due donne furono dunque giustiziate, e le favorite immediatamente inferiori per rango furono messe al comando dei due gruppi. Questa volta le donne obbedirono agli ordini senza indugio.
A questo punto Sun Tzu disse al re che le sue truppe erano pronte e ben istruite, e che avrebbero obbedito a qualsiasi suo ordine, invitandolo a passarle in rassegna. Ma il re lo congedò senza farlo e Sun Tzu allora commentò: “Il re ama le belle parole, ma non sa metterle in pratica”.

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