Le Gare
“Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera: e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa”
(Gesù di Nazareth, in Vangelo secondo Matteo. I sec.)
Le gare di scherma si svolgono su particolari pedane, sulle quali è presente un campo di gara lungo 14 metri e largo 2. Gli schermidori indossano una divisa protettiva di colore bianco, un corpetto (corazzina) e una maschera da indossare sul viso. La maschera è dotata di una maglia di acciaio, mentre le divise sono realizzate con materiali come il kevlar, leggero, ma resistente.
Le armi utilizzate nella scherma sono collegate tramite un cavo (il “passante”) a sistemi di rilevazione elettronici delle stoccate che permettono di evidenziare quando un colpo viene messo a segno. Grazie alla presenza di sensori collocati sull’arma vengono attivati specifici segnalatori luminosi che si accendono ad indicare l’atleta che ha segnato la stoccata. Sulla macchina segnapunti si possono osservare due luci: quella verde si accende se lo schermidore viene colpito, quella rossa quando viene colpito l’avversario.
Una stoccata al di fuori dell’area bersaglio (quando contemplata nella disciplina) fa accendere invece una luce bianca. Il conteggio dei punti avviene anch’esso in maniera elettronica; la scherma prevede gare sia individuali sia a squadre, e i punteggi sono assegnati all’atleta o alla sua squadra.