Le parole della scherma

Le Parole della Scherma

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“Il vero guerriero sa che perdere una battaglia migliora la sua abilità nel tenere la spada. La prossima volta saprà combattere più abilmente”

(Paulo Coelho, Manuale del guerriero della luce, 1997)

 

Affondo
Comune a tutte e tre le armi: permette allo schermidore di colpire il bersaglio avversario da una distanza superiore a quella del solo allungamento del braccio armato. Con uno slancio della gamba posteriore, il busto viene proteso in avanti mentre il braccio armato si distende.

Botta dritta
Comune a tutte e tre le armi: azione che permette allo schermidore di colpire il bersaglio avversario col solo prolungamento del braccio o andando in affondo, comunque facendo seguire alla lama una linea diretta per la via più breve verso il bersaglio.
Cavazione
Azione comune a tutte e tre le armi, permette allo schermidore di evitare la parata dell’avversario, facendo girare la propria punta attorno alla lama dell’avversario con un movimento a spirale.


Fendente
Nella sola disciplina della Sciabola: colpo portato con il taglio dell’arma, dall’alto verso il basso, spesso lungo una diagonale; più raramente è parallelo al terreno.

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Finta
È la simulazione di un colpo, che presenta le stesse caratteristiche di un’offesa esclusa la sua conclusione. Lo scopo della finta è di simulare un’azione d’attacco, per indurre l’avversario alla parata così da colpirlo nel punto che viene scoperto.


Flèche
In italiano, “frecciata”, è una spettacolare azione d’attacco che si compie sbilanciando il busto in avanti fino alla quasi totale perdita dell’equilibrio, slanciandosi verso l’avversario per toccarlo e portando poi in avanti la gamba posteriore in una corsa di smorzamento per interrompere lo sbilanciamento del corpo. Se l’avversario non viene toccato e lo schermitore che ha eseguito la frecciata è uscito lateralmente dalla pedana, alla rimessa in guardia deve per regolamento concedere un metro di avanzamento all’avversario. È un movimento proibito nella sciabola in tutte le categorie e a tutte e tre le armi nelle sole categorie inferiori ai Giovanissimi.


Fuetto
Dal francese “fouet” (colpo di sferza), è una azione che richiede molta forza nel polso in quanto si deve far piegare la lama sino a far giungere la punta perpendicolarmente sul bersaglio desiderato (generalmente la schiena).

Misura
La distanza che separa due schermidori. La distanza giusta per poter raggiungere il bersaglio quando si effettua il colpo. Il buon conoscitore della misura è quindi colui che quando attacca percepisce che la distanza che separa la punta della sua arma dal bersaglio avversario è superabile dalla sua azione offensiva, la quale potrà essere di allungo, camminando o in frecciata.
Parata
Come disse il grande Edoardo Mangiarotti ne “La vera scherma”, la parata “è un’azione difensiva eseguita col proprio ferro per deviare il ferro avversario indirizzato ad un bersaglio(…). La parata, in definitiva, è la posizione dell’arma con cui si contrappone questa al colpo avversario, difendendosi”.

Presa di ferro
È un’azione molto praticata in tutte le tre armi, che permette di deviare la lama avversaria, per colpire il bersaglio acquisendo il diritto secondo la convenzione (fioretto e sciabola); nella spada, in cui non vige la convenzione, serve comunque a deviare l’arma avversaria o comunque a provocare una reazione.

Tempo
Il momento giusto in cui eseguire un’azione, sapere approfittare di quell’attimo nel quale l’attività e la concentrazione dell’avversario sono ridotte.
Velocità
Il tempo impiegato per eseguire un’azione o un movimento schermistico. Rapidità di reazione e velocità nei movimenti.

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